Notizie

Rea e Laverty raccontano i loro migliori e peggiori fine settimana

Friday, 29 May 2020 09:50 GMT

I due nordirlandesi ci parlano dei Round più belli e più brutti che li hanno visti protagonisti nel WorldSBK.

In una nuova serie di articoli i piloti di ieri e di oggi del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike parlano degli alti e bassi vissuti nel corso della loro carriera nel WorldSBK. Il primo articolo di questa serie vede la presenza del cinque volte campione del mondo Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) e della stella BMW Eugene Laverty (BMW Motorrad WorldSBK Team).

Per Rea il fine settimana migliore è stato quello di Losail 2019 (puoi rivedere Gara 1, la Tissot Superpole Race e Gara 2). Il nordirlandese spiega: “Sono stato molto fortunato ad averne avuti tanti ma quello che mi resta più in mente è quello del Qatar nel 2019 dato che quel Round si svolge in un bel contesto e in un clima molto rilassante. Sono arrivato lì avendo già vinto il mondiale in Francia e quindi non avevo alcun tipo di pressione”.

“Volevo chiudere la stagione davvero molto bene e arrivare nel miglior modo possibile alla pausa invernale. Le ultime due gare in programma non si addicevano troppo alla nostra moto per via dei lunghi rettilinei. Sotto quell’aspetto soffrivamo un po’ ma siamo riusciti ad andare oltre anche a questo e a vincere le tre gare. È stato bellissimo dato che lì c’era anche la mia famiglia. Stavamo in un hotel carino; tutta la squadra alloggiava nello stesso albergo. Eravamo tutti insieme e nel corso del fine settimana il clima era fantastico”.

Il peggior fine settimana di Rea invece è stato quello del 2013 al Nurburgring dove la caduta riportata lo ha messo fuori gioco per il resto della stagione. “Probabilmente il mio peggior fine settimana di tutta la mia carriera – ricorda il cinque volte campione del mondo nel WorldSBK - nel 2013 ero in PATA Honda. Le cose sembravano iniziare ad andare nel verso giusto per me. A metà stagione dopo alcuni buoni test e dopo l’introduzione di alcune parti nuove siamo andati al Nürburgring. Davanti a me un’altra moto è caduta. Non ho visto la bandiera che segnalava la presenza di olio in pista, sono arrivato alla chicane e ho toccato quella chiazza di olio”.

“Sono finito nelle barriere a oltre 200 chilometri orari e mi sono rotto una gamba. È successo due settimane prima che Tarsh partorisse Jake. Sono stato portato in ospedale in Germania per essere operato e quindi è stato un trauma sotto tutti i punti di vista per quanto mi riguarda e anche sotto l’aspetto sportivo dato che sentivo che non sarei mai stato in grado di tornare al vertice”.

Il miglior fine settimana di Laverty è invece quello di Monza nel 2011. Sulla pista brianzola il nordirlandese ha firmato una splendida doppietta (qui puoi rivedere Gara 1 e Gara 2). Laverty racconta: “Il miglior fine settimana della mia carriera nel World Superbike deve essere stato quello di Monza nel 2011 quando ho vinto all’esordio e poi mi sono ripetuto poche ore dopo. Nella seconda gara sono rimasto un po’ attardato dopo che nella prima curva c’era stata una caduta che ha coinvolto tanti piloti. Ricordo di aver pensato ‘ah bene, almeno ho vinto Gara 1’. Non avrei mai immaginato di recuperare tante posizioni e di andare a vincere ma senza dubbio quel giorno la fortuna degli irlandesi era dalla mia parte”.  

Il suo peggior fine settimana risale invece al 2018 sulla pista di Buriram. “Provo a dimenticarmi dei brutti weekend ma purtroppo ce ne sono alcuni. Per me è sempre stato un problema scegliere quale buttare dalla torre ma dico Gara 2 del Round di Thailandia del 2018. Al primo giro ho capito di avere un problema all’anteriore ma non mi sono azzardato a ritirarmi. Pochi giri dopo sono caduto e per peggiorare ancora di più la situazione sono stato anche investito da un altro pilota”.

Vivi tutte le emozioni del World Superbike con il WorldSBK VideoPass!